(di Stefano Poddi) Mentre le monete virtuali o cripto valute impazzano sui mercati valutari, mi sembra il momento opportuno per tornare con la memoria e rendere onore alle nostre comuni radici monetali, ricordando la storia della lira, antenata nobile dell’euro, alle sue vicissitudini e alla sua funzione unificatrice dei commerci e della cultura europea.
La lira è il simbolo monetale che ha attraversato le vicende e la storia dell’Occidente, dall’Antica Roma, attraverso il Medioevo e il Rinascimento, fino ai nostri giorni quando, insieme alle altre monete europee pre-euro, ha contribuito alla nascita dell’Euro, la moneta unica della Comunità Europea.
Proviamo ora a ripercorrere questa storia complessa e affascinante attraverso il corso dei secoli.
La storia della lira inizia nell’Antica Roma, tra il 218 e il 211 a.C., quando venne coniato il primo denario, la moneta d’argento che divenne l’unità monetaria delle Repubblica, e poi, dell’Impero Romano.
Con l’avvento del denario, o più semplicemente in italiano denaro, inizialmente costituto da 4,55 grammi d’argento, la libra diventò l’unità di riferimento per il peso legale delle specie monetarie, determinato in 327 grammi, con cui si potevano coniare 72 denari.
La sua datazione 218-211 a. C. dipende da un rinvenimento di alcuni denari in stato fior di conio, ritrovati durante la campagna di scavi archeologici avvenuta in Sicilia, nella città di Morgantina, distrutta durante la Seconda guerra punica. (Segue) 

Questo articolo è interamente pubblicato su”AIC Magazine” Anno V – N.9

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