(di Adalberto Monti e Piero Pozzi)
Di tanto in tanto ci si pone o ci viene posta una domanda: è nata prima la stampa o l’inchiostro?
Se pensiamo che l’uomo ha lasciato i suoi primi segni attraverso dei “liquidi”, diversi miscugli, utilizzati come elemento di contrasto sulla pietra, la risposta è evidente: è nato prima l’inchiostro.
Ma se pensiamo all’orma del piede dell’uomo sulla terra, molto probabilmente questa impronta, generata dalla pressione della gamba, come avviene nella stampa tra la forma e la carta, allora nascono dei dubbi: che sia nata prima la stampa?
Non è possibile parlare dell’inchiostro senza fare riferimento al supporto ed al sistema di stampa utilizzato, di conseguenza iniziamo questo breve percorso definendo il contesto tecnico operativo in cui l’inchiostro svolge le sue indispensabili funzioni: la stampa.
La stampa è l’arte e la tecnica di riprodurre in un numero indefinito di copie, testo e illustrazioni, mediante pressione ed un mezzo di contrasto: l’inchiostro.
Già da questa definizione si comprende come il ruolo dell’inchiostro sia essenziale per ottenere la stampa.
Per quanto concerne l’inchiostro, storicamente è difficile risalire in modo preciso alla sua evoluzione in quanto ogni artigiano tipografo aveva la sua ricetta e procedura d’utilizzo che gelosamente e segretamente custodiva.
L’inchiostro è composto fondamentalmente da due elementi: il pigmento ed il legante o veicolo.Il pigmento rappresenta la componente che determina il colore.
L’inchiostro è nero perché nero è il pigmento, è verde, rosso o giallo perché il pigmento è di quel colore.
Il legante, ha il compito di proteggere il pigmento, nel trasferimento dai rulli alla forma di stampa e da questa, tramite pressione, al supporto (la carta).
Il compito di questo elemento non è ancora terminato, perché deve anche garantire che il pigmento resti permanentemente sulla carta, evitando che, ad ogni piccolo graffio, per sfregamento o altri fenomeni simili, il pigmento si distacchi dalla carta.
Tutto questo per una ragione fondamentale: il pigmento nel legante mantiene le proprie caratteristiche e, di conseguenza, non si scioglie e come tale deve essere protetto dal legante stesso.
Oltre ai due elementi principali, l’inchiostro ha una terza componente, gli additivi, che rappresentano quegli elementi che servono per migliorare i compiti dell’inchiostro in funzione delle caratteristiche del supporto e delle condizioni di stampa….(Segue)

 

Questo articolo sarà pubblicato interamente su”AIC Magazine” Anno VI  – N.11 – (Luglio 2023).

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