(di Giovanni Ardimento) Francia. Alba di venerdì 13 ottobre 1307. Gli ordini sigillati erano stati letti con fulminea rapidità ed attenzione da tutti i balivi del paese. Furono aperti in modo simultaneo in tutte le regioni per essere prontamente eseguiti. Tutto doveva accadere in una sola mattinata e su tutto il territorio del regno. Nulla poteva essere lasciato al caso. Quella che è stata considerata dalla storiografia una delle più fulminee operazioni di polizia segreta stava per avere corso. “Rex iubet Templarios comprehendi” (traduzione in nota)era il nome in codice dell’operazione di polizia militare tramandatoci dalle fonti. Chi diede quegli ordini e per quale motivo? Che cosa contenevano? Verso chi erano destinati ad abbattersi? Che conseguenze determinarono in Europa? E soprattutto, che relazioni ci sono tra la storia della cartamoneta e questi oscuri eventi avvenuti nel Basso Medioevo nel regno di Filippo IV?La risposta a queste domande, apre un varco nella ricostruzione storica inerente uno dei misteri più complessi ed affascinanti che hanno coinvolto la storia del denaro ma soprattutto rimandano con imperitura curiosità verso coloro che furono i destinatari di una delle più meticolose operazioni di polizia politica che la storia abbia conosciuto e che in seguito la storia avrebbe appellato come “cavalieri del Tempio” oppure volgarmente “templari”. Di essi, secondo le più autorevoli fonti, in una sola mattina ne furono arrestati sul suolo francese, non meno di duemila. E così giungiamo all’antefatto. La Terrasanta sin dalla morte di Cristo è stata meta di continui pellegrinaggi. Lunghi viaggi venivano intrapresi da monaci, vescovi, cavalieri, semplici fedeli facoltosi che pur di visitare le reliquie del Santo Sepolcro nonché i luoghi della predicazione, della passione e morte di Nostro Signore si esponevano a lunghi rischi e travagli. Per questo sin da epoche remote erano stati allestiti piccoli ospizi e centri di ricovero a Gerusalemme. Ma col tempo i rapporti con i musulmani divennero complessi e si giunse presto a sanguinosi scontri e dissidi, non solo su questioni religiose ma anche e soprattutto politiche ed economiche.(Segue) 

Questo articolo verrà pubblicato interamente su”AIC Magazine” Anno IV, N.7, di prossima pubblicazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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