AIC Magazine N.7

EDITORIALE

Nel momento in cui scrivo questo editoriale sembra che il peggio sia passato, la pandemia di Covid-19, che ha sconvolto il mondo nel quale vivevamo, un mondo fluido e post-industriale, post-ideologico ma dottrinario, centrato sull’accumulazione delle ricchezze materiali, sulla speculazione selvaggia a discapito dei meno avveduti, sull’affermazione individuale piuttosto che sulla umana solidarietà; dove tutti dobbiamo essere vincenti (anzi protagonisti) sul palcoscenico della vita.
Ebbene questo pianeta troppo autoreferenziale, mai nemmeno sfiorato dal beneficio del dubbio, di cartesiana memoria, è stato colto di sorpresa, attonito e impreparato per quello che lo attendeva.
Purtroppo, in nessun paese i vertici politici erano attrezzati per affrontare questa sciagura, qualcuno nella sua incoercibile arroganza (di solito figlia dell’ ignoranza), pensava di poter negare l’evidenza di quanto stava accadendo; costretti poi alla vista dall’aumento dei ricoverati, e dalle conseguenze mortali del virus, a fare una repentina marcia in dietro con la coda fra le gambe … meglio tardi che mai.
Fortunatamente, chi era in prima linea: medici, infermieri, forze di polizia, protezione civile, volontari, ecc. hanno capito meglio e prima della classe politica, quali erano le dimensioni del disastro, avendone piena e incontrovertibile contezza.
E sono riusciti a dare il meglio di loro, aiutando indefessamente, anche a rischio della propria vita, chi aveva bisogno di aiuto.
Anche noi semplici cittadini, in generale abbiamo seguito con scrupolo le poche ma essenziali indicazioni forniteci per evitare il diffondersi del contagio.
Mentre un’altra parte della società, ha approfittato di questa drammatica situazione per far soldi, con gli appalti delle mascherine omologate e non, vendute a prezzi esorbitanti, con i tamponi, ma soprattutto con i vaccini, sui quali si è consumata prima una guerra geopolitica, poi economica e infine mediatica; avulse da quella che doveva essere una indipendente valutazione scientifica, dell’efficienza dei vari vaccini, testati su campioni randomici costituiti in base alle classi d’età.
Non so se ne usciremo migliori o peggiori (giudizi di merito questi, che variano a seconda di chi si arroga la funzione del giudice) ma sicuramente ne usciremo diversi, con una maggiore consapevolezza di quale sia realmente il nostro ruolo all’interno della comunità mondiale.
Abbiamo tutti capito (almeno lo spero) che o ci si salva tutti insieme non ci si salva affatto.
Epidemie, pandemie, queste parole ci consegnano una situazione dove la globalizzazione delle malattie è diventata una realtà.
La pandemia del Covd-19, potrebbe essere anche l’esperienza negativa che abbiamo dovuto attraversare prima di poter rinascere.
Il mondo ha un ecosistema molto bello, ma anche molto delicato, che solo noi possiamo riuscire a distruggerlo, ma che solo noi siamo in grado di salvare.
Per quanto riguarda la cartamoneta, le conseguenza della pandemia sono state, come quelle quasi tutti i settori, un forte rallentamento, se non uno stop delle attività, per tutti coloro che a vario titolo si occupano di banconote da collezione.
Credo che ora ci siano le condizioni favorevoli per riprendere in modo positivo ed energico, ognuno secondo le proprie competenze, le proprie attività, contribuendo individualmente ma sinergicamente con gli altri, alla ripresa del settore della cartamoneta.
Vi invito quindi, proprio per dare il nostro piccolo ma importante contributo alla ripresa del settore, a proporvi come autori di “AIC Magazine”, lo so che scrivere è fatica, è ricerca, è impegno, ma è anche di grande soddisfazione personale.
L’invito è rivolto ai Soci, ma anche a chi Socio non è, ma è un appassionato della cartamoneta.
Sono certo che tra di voi ci sia chi, voglia trasferire la sua passione per la cartamoneta in un articolo o in un saggio, che certamente sarebbe di arricchimento culturale per gli altri Soci.
I testi dovranno essere all’altezza dalla nostra rivista, e la loro congruità rispetto alla nostra linea editoriale, ovvero la possibilità di essere pubblicati su AIC Magazine, verrà giudicata dal Consiglio direttivo della nostra Associazione.
Il modo migliore per iniziare, potrebbe essere quello di inviare un Abstract, che descriva l’argomento e il modo con cui si pensa di trattarlo alla nostra email: info@associazioneitalianacartamoneta.it

AIC Magazine 7

Sommario

Stefano Poddi            –           Operazione Bernhard: i miei incontri con Adolf Burger

Franca Vanni             –           La fabbricazione degli assegnati, incisori e metodi di stampa

Luigi Lanfossi           –             Serigrafia, numerazione e ologramma

Gianni Ardimento    –            I templari e la nota di banco

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