(di Stefano Poddi) L’incisione è una delle piu’ importanti e decisive fasi della catena creativa e produttiva che determina la creazione di una banconota.
Questa tecnica nasce con il preciso scopo di divulgare il linguaggio figurativo attraverso la moltiplicazione in un numero elevato di esemplari stampati di un’opera d’arte, raggiungendo quindi l’obiettivo della riproducibilità seriale del prodotto artistico.
Le prime incisioni risalgono alla preistoria, con i graffiti riprodotti nelle grotte, con i motivi decorativi delle ceramiche e con le incisioni sull’osso e sulla pietra.
Il suo uso artistico si manifestò nella toreutica antica dell’antico Egitto, ed ebbe un grande evoluzione attraverso le realizzazione orafe del periodo medioevale.
L’uso delle superfici incise per trasferire gli elementi grafici e figurativi su carta iniziò solamente nel XV secolo.
Occorre fin da subito distinguere fra due tecniche artistiche di incisione:

• l’incisione in rilievo, nella quale sono incise le parti che in fase di stampa rimarranno bianche (p.e. xilografia)
• l’incisione in cavo, nella quale quanto viene inciso sul metallo corrisponde al disegno che si intende riprodurre (p.e. calcografia)…

L’articolo continua su “AIC Magazine” Anno I, Numero 2

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